Before Watchmen

Before Watchmen, 7 albi per la scommessa più importante della casa editrice americana con il logo più brutto di sempre.

Una commercialata.
Un sacrilegio.
Un tradimento.

Ma il dispiego di forze vale per lo meno la curiosità (e quindi, l'inevitabile acquisto).


A Stracz si associano i clicli peggiori di qualunque serie Marvel, le soluzioni più sconclusionate e assurde (come la peggiore pezza di sempre per spidey a conclusione di Civil War, con Mefisto ladro d'ammmore, mattiprego!). Se ci aggiungiamo lo stile dei Kubert che sente il peso degli anni, aspettiamoci una mediocre storia di Batman Nite Owl.


Len Wein è entrato nel gruppo perché supervisore del Watchmen originale, probabilmente di rimpiazzo a Morrison che ha rifiutato l'operazione (e Ozymandias gli sarebbe calzato a pennello), se ci aggiungiamo un disegnatore abbastanza anonimo, per quanto dotato, come Jae Lee, ecco la formula giusta per il probabile "albo più brutto della serie". 


Mi correggo, eccolo il peggiore. Higgins è il colorista di Watchmen, che qui s'improvvisa disegnatore. Il supervisore e il colorista, che si sostituiscono ai testi e ai disegni... Tanta roba proprio. La prospettiva è un pessimo EC.
3 dollari buttati, già lo so.

L'uomo che ha trasformato Catwoman da puttanone a ladra di classe, il genio che ha ricostruito il gap tra Golden Age e Silver Age, il mito che è riuscito a far incontrare Batman e The Spirit senza imbarazzare il mondo intero e non contento ha continuato a pasticciare - meravigliosamente - con l'eroe di Eisner.
L'unico che può davvero raccontare una gran storia sul gruppo di supereroi con i costumi più ridicoli di sempre.

Almeno c'è Hughes che disegna spettro di seta e la componente onanistica è salva. Per il resto, basta solo non leggere i balloon.


Associare la disegnatrice della Vampirella meno sexy di tutti i tempi - con l'espressività di un transessuale strafatto -, la cui unica fortuna è aver lavorato a fianco di un Ennis meno ispirato del solito (ma abbastanza fatto anche lui da scrivere la storia di una superprostituta cafona), e il genio di cui abbiamo parlato prima, mi fa male al cuore. D'accordo che i testi dovrebbero salvare la baracca, ma... questa copertina è già imbarazzante di suo! 

Associare Azzarello al Comico è forse una delle scelte più azzeccate considerato il talento Hard Boiled dello sceneggiatore. Anche in questo caso il lato debole è il segno: J.G. Jones è il fotoritrattista di Wanted, niente di eccezionale, ma almeno non è la Conner.



'Nuff said. Ecco il pezzo forte dei magnifici sette, l'accoppiata perfetta (ma ve lo ricordate il loro Joker?).