[CDL] Moving Pictures di Kath­ryn e Stuart Immonen

Moving Pictures
Kathryn & Stuart Immonen
Nicola Pesce Editore, 2010
144 pagine in bianco e nero, 14.90 Euro

I coniugi Immonen sono noti ai più per il loro impegno con le major del fumetto americano; Stuart, tra i lavori più recenti, conta Ultimate Spider-Man e Nextwave, mentre Kathryn ha scritto il notevole Runaways.

Moving Pictures esce l'anno scorso con Top Shelf e, a sorpresa, in Italia viene proposta da Nicola Pesce Editore, nella neonata collana Clouds, dietro un'ottima traduzione di smoky man. Non è mistero che collabori con l'editore campano e a maggior ragione sono felice di potervi consigliare quest'opera.

Lo dice il prezzo di copertina: si tratta di un'operazione rischiosa, come sempre quando si produce letteratura a fumetti in Italia (ma il cinema d'autore ha gli stessi problemi). E Moving Pictures ricorderà tantissimo ai suoi lettori Una giornata particolare, capolavoro mai dimenticato di Ettore Scola in cui la splendida coppia Loren/Mastroianni interpreta il breve idillio tra due cittadini dell'Italia fascista: Antonietta, casalinga spenta, madre di sei figli, e Gabriele, annunciatore radiofonico, intellettuale e omosessuale, destinato al confino.

Il libro degli Immonen è ambientato a Parigi durante la dominazione nazista; i tedeschi stanno depredando la capitale delle sue ricchezze e la curatrice Ila Gardner affronta con apatia e rassegnazione il rapporto con l’ufficiale tedesco Rolf Hauptmann, addetto al trasferimento del patrimonio artistico del suo museo. Un soggetto semplice, una narrazione classica, sintetica, sia nella scelte di messa in quadro che di segno. Un racconto lineare, movimentato da alcuni flashback ed ellissi, ma senza il fine di aggiungere complessità alla trama. E lo stesso vale per i comprimari dei protagonisti e le varie comparse. Il focus non si discosta dal rapporto tra il gatto e il topo.

Come nel film di Scola, gli Immonen analizzano una vicenda intimista, riducendo al minimo le interferenze esterne per rendere ancora più evidente l'enorme divario tra i protagonisti. Un divario creato dal conflitto, presenza incombente, ma mai manifesta. Conflitto interiore, quindi, nella cornice di un lieve, ma appassionante, dramma psicologico.
Moving Pictures andrebbe letto anche solo per comprendere la direzione della new wave autoriale americana, ma soprattutto cosa non siamo più in grado di raccontare.