Empatia di servizio




"Ma è così che vogliamo vivere?
Vogliamo davvero restare così limitati? Malinconici? Depressi?
Il mondo è pieno di risposte ai propri fallimenti personali.
Pieno di religioni, pieno di sette, pieno di grandi ideali, pieno di droghe.
Ma mi chiedo era questo il senso che volevo avesse la mia vita?"
Ed è tipo il mio mantra degli ultimi mesi.

Mauro Uzzeo, nel suo blog, ha intervistato il regista Ivan Silvestrini (a chi piacciono i retroscena), in alternativa qui trovate l'episodio zero e qui il primo. E, insomma, pensare che questa webserie è italiana ti fa tornare la voglia di sperare. Siamo a livelli alti, davvero davvero alti.

Potete passare oltre se non mi conoscete, questo è un post di servizio per sette persone.

L. non sei così, ma avresti voluto esserlo.

S. se indossi troppo a lungo una maschera, diventa il tuo volto, dicevano gli indiani. Questa ti sta stretta.

G. non cercarmi più, non valgo la pena.

N. grazie, non è stato bello, ma perlomeno ne avevamo bisogno.

M. non è cercando di adattare il mondo ai tuoi limiti che troverai ciò che non esiste.

M. non lasciare che il tuo libro più bello rimanga incompiuto, (ri)prendi il toro per le corna.


V. non è stata colpa tua, ma crederlo ti ha salvato. Ora ti stai perdendo.