[Mestieri che non fanno curriculum] la croupier
Se siete degli habitué di giochi di ruolo come D&D avrete sicuramente tirato un paio di dadi percentuali, ovvero una coppia di dadi da dieci facce (uno con le decine e uno con le unità) da cui dipende il successo o il fallimento di una determinata azione del vostro personaggio.
L'abitudine ai gdr, nel lungo termine, ti rende estremamente consapevole della differenza tra improbabile e impossibile. Per dirla semplice: se hai il 97% di possibilità di azzeccare un incantesimo d'invisibilità nel mezzo di una pletora di goblin assetati di sangue, quel 3% di margine di fallimento esiste, è tangibile. E ogni tanto ci s'incappa pure. Ma è pur sempre un gioco; per ogni personaggio che soccombe c'è sempre un chierico pronto a tirare redivivo, ravvivare, miracolo o, alla peggio, si cambia la scheda e via verso nuove avventure nei panni di un warlock con l'armatura appena forgiata.
Ecco, un bravo nerd di solito riesce a estendere questo tipo di schema anche nelle iterazioni sociali, sviluppando con facilità gravi forme d'ipocondria. Io, al contrario, ero una persona (ir)ragionevolmente portata all'ottimismo, cieco alle percentuali negative della vita. Atteggiamento tipico dell'hipster, in effetti.
Ma tant'è, questioni di etichetta.
Poi un giorno ti accorgi che una coppia di dadi pericolosi stanno rotolando nella tua direzione, e che non li hai tirati tu. E aspetti per giorni, settimane, mesi che cessino di rimbalzare per leggere quel maledetto risultato. Quella fottuta percentuale che fa la differenza tra quello che hai e quello che puoi perdere.
E non sei un cazzo di nano combattente o una fatina delle terre del nord, non c'è un druido ridanciano pronto a tirare in qua la tua carcassa carbonizzata. Sei un pezzo di carne animata soggetto alla statistica. Né più, né meno. E i dadi continuano a rotolare, di giorno, di notte, nella tua mente, di continuo, senza sosta.
Fino a che...
Mi è andata bene. E in quest'angoscia ho anche scritto una delle storie più belle a cui mi sia mai dedicato.
Era una percentuale minima? Forse. Ma era pur sempre un tiro. E non l'avevo fatto io.
P.S.
E ora si riprende regolarmente anche la vita da blogger :)