[CDL] L'ombra del Commissario Sensi


L'ombra del Commissario Sensi
Susanna Raule
Salani Editore, 2011
304 pagine, 14,80€
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Il commissario Ermanno Sensi non è il classico poliziotto. Con gli occhiali scuri perennemente calati sul naso e un look gothic-dark vagamente minaccioso, di classico non ha proprio nulla, e anche il suo stile investigativo lascia alquanto a desiderare. Anzi, si direbbe che il commissario Sensi non faccia altro che sottrarsi alla sgradevole routine del suo mestiere. Ma un giorno, sul lungomare di Spezia (attenzione, nessuno spezzino dice 'La Spezia'), un passante trova una sciabola piantata tra i lastroni di pietra; sembrerebbe uno scherzo di cattivo gusto se non fosse che la sciabola scompare lasciando una macabra scia di cadaveri decapitati e una testimone oculare giovanissima e terrorizzata.
Più interessato a quest’ultima, Sensi deve suo malgrado fermare il killer prima che colpisca ancora; ma nel frattempo, affamata di sangue e di morte, riappare l’ombra di un passato inquietante... L’esordio di una scrittrice brillante e originale, una voce nuova che spicca nel panorama del noir italiano per l’ambientazione accurata, lo spirito graffiante della provincia e l’irresistibile fascino del suo protagonista.
Un'interpretazione di Sensi firmata Armando Rossi.

Susanna la leggo dai tempi di Ford Ravenstock, lo Specialista in suicidi che le valse il trofeo del primo Lucca Project Contest, ovvero da prima di conoscerci (ché l'ambiente del fumetto è piccolo, troppo piccolo). Anche il suo ragazzo, l'Armando, è un signor disegnatore (e gli devo ancora una birra per l'omaggio su Garth Ennis - Nessuna pietà agli eroi) ma questa volta non c'entra. Come tutti i fidanzati avrà i suoi indubbi meriti nel successo della dolce metà, però questa volta l'assegno lo staccano solo a Susanna.

Quest'inutile premessa non serve solo a bullarmi perché nei corridoi di Lucca la coppia si ricorda del mio grugno, ma perché per regola internettiana non scritta la marchetta è condannata con la pena di morte. Morte virtuale ovviamente, tipo ban imperituro dai forum, crocifissione sulle homepage delle webzine di "critica" e tentativi di hackeraggio dell'account facebook.

Il fatto è che a me L'ombra del commissario Sensi è proprio piaciuto... non posso farci niente; è scritto bene, ma proprio bene, che m'è persino venuto il mal di gola da quanto piove in quelle pagine, nonostante lo leggessi sotto il sole siciliano.
Le descrizioni di Spezia (e delle spezzine) sono una delizia. Il personaggio di Sensi è una genialata e non posso neanche dirvi perché, altrimenti faccio spoiler... ma dovrebbe già mettervi allerta il fatto che ci sia dietro l'editore di Harry Potter (no, non è un maghetto del menga, né risolve i casi con la bacchetta... o almeno, non con quella bacchetta). Poi è circondato da una crew montalbanesco-camilleriana da sganasciarsi dalle risate.
E funziona, accidenti, il meccanismo non s'inceppa mai e il giallo attorno a cui ruotano le vicende non ha mica una soluzione da quattro soldi (anzi, è pure parecchio torbida).

Susanna ha ricamato un noir solidissimo, in un'ambientazione inedita e intrigante, con un personaggio ORIGINALE (notare il maiuscolo), condito da umorismo pungente e un pizzico di sovrannaturale.
Se non credete a me, credete ai vostri occhi cliccando qui per gustarvi aggratis le prime pagine del romanzo e poi ne riparliamo.