K Comix Fest


Le premesse per un festival come si deve ci sono: una bella location, un ufficio stampa organizzato e attivo (o almeno, questa è la mia impressione) e l'intenzione - buona - di un programma.
Quest'anno il lavoro mi ha portato a girare molte fiere del fumetto e, nonostante non abbia potuto essere presente al Napoli Comicon, posso dire in tutta tranquillità, che in generale si sta facendo fatica. Fatica ad attirare pubblico, fatica a proporre qualcosa di nuovo, fatica a organizzare un evento interessante, fatica a vendere.
In friuli, soprattutto, dopo il declino di Fiumettopoli a piccola sagra di paese (ma nell'ultima edizione ho visto i primi segnali di guarigione), manca una mostra-mercato degna di questo nome. Di solito ci si limita a un tendone con un mercatino di dvd e Técs usati, tra panini alla salamella e birra calda, sotto le note di Furia cavallo del West. Il veneto è organizzato molto meglio da questo punto di vista, basti pensare a Fumetti in TV, che ogni anno riesce a confezionare una fiera dignitosa, multilocalizzata in tutta la città, tra mostre e incontri, pur essendo un po' snobbata dagli editori.
Pordenone poi, da questo punto di vista, è un vero è proprio disastro. La città che ha dato i natali a Toffolo, De Vita, Cossi, Maconi, Barison... non è in grado di andare oltre un anonimo Diabolik Fest. Solo grazie a un'associazione come Galleria Vastagamma, costretta ahinoi a sospendere le attività dopo l'alluvione del novembre 2010, il fumetto ha fatto il suo ingresso nel programma di PordenoneLegge (ci hanno portato Karasik e Spiegelman, per dirne due) e nella nuova galleria espositiva del Parco Galvani, con una splendida mostra di De Vita (di cui, nelle tre fumetterie sparse per il territorio pordenonese, non è in esposizione nulla da mesi! A sottolineare la totale miopia dei commercianti locali).
Voglio ancora credere in un rinnovamento di Pordenone Comics, a cui quest'anno ho regalato un sito nuovo, che finora non ha mai offerto nulla più di una cinquantina di tavolate di vecchi albi e un karaoke di cosplayer, e in questo K - The Art of Living Comix, al suo battesimo del fuoco in un anno finora difficile per il mercato del fumetto italiano. A loro va un sentito in bocca al lupo.
Staremo a vedere.