Negli ultimi mesi ho dovuto affrontare, in ambito professionale, una serie di eventi né felici, né infelici, ma per cui è stato necessario un intervento. In seguito ogni singolo fatto si è rivelato profittevole, ma ho dovuto ideare soluzioni davvero creative per cavare il famoso "sangue dalle rape".
A lasciarmi interdetto è stato il fatto che la quasi totalità delle delusioni siano arrivate dalle collaborazioni non retribuite. Le attività svolte per conto terzi con passione e impegno in cambio di - rare - pacche sulle spalle. Ho imparato molto, moltissimo, durante questi rapporti, così come ho conosciuto persone di talento e sensibilità senza pari, animati da ingenuità e forza di volonta affini alle mie. Ma ho imparato molto di più dalla chiusura di queste relazioni.
Per contro, coloro che prima avevano investito in me, pagando, sono stati capaci di sorprendermi dimostrando una pazienza e una fiducia, ma soprattutto un'umiltà, persino superiori... come se retribuire il mio operato gli dia una migliore percezione di quello che io stia facendo.
Magari sono solo fortunato... però ho compreso che regalare un buon lavoro lo svaluta.