Questa settimana in edicola trovate il Fury di Garth Ennis e Darick Robertson (accompagnato da quello di Lee e Kirby) nel n' 75 della collana Supereroi - Le grandi saghe. Ve lo raccomando perché il bel volumozzo a colori è un'ottima prova dell'irlandese. Una delle poche, oltre al Punitore, del periodo Marvel (Thor e Ghost Rider non si sono rivelate eccezionali purtroppo, anche se il primo ciclo del suo teschio fiammeggiante non mi sento di buttarlo via tutto).
Lo schema è quello classico già sperimentato con Castle, Fury è una vecchia gloria inadeguato al nuovo corso - tecnologico ed economico - del mondo. Un drogato di guerra. E attorno a questa idea ruota la miniserie. Forse non riuscirò a perdonare a Ennis l'aver reso la fida spalla Dum Dum Duncan un mollaccione, ma il resto è godibile e, vista l'economicità della collana, son 10 euro spesi bene.
Nota a margine: nell'introduzione Fabio Licari, con non celato orgoglio, ci segnala che i primi 75 numeri della collana (destinati a diventare 100) hanno superato il milione di copie di venduto. Calcolatrice alla mano, significa circa 13.400 copie a numero. Non male, ma nemmeno benissimo. Per darvi un'idea: spidey tocca i 75.000 ogni 15 giorni, Dylan Dog raddoppia, mentre il Canemucco con 4000 (su 20.000 stampati) s'è ritirato in fumetteria. 13.400 significa sicuramente il doppio (se non il triplo) di quanto lo stesso albo marvel - eh sì, son quasi tutte ristampe - abbiano venduto in fumetteria, ma allo stesso tempo è indicativo del consolidarsi di una nicchia di lettori. In ogni caso - ipotizzando 20.000 copie stampate che poi, come resi, rifluiscono in fumetteria - andare sotto il 40% di resi è ottimo. Sarebbe interessante valutare i dati per singolo numero, ma in Italia le vendite sono segreti di stato.
Un caso da tenere sott'occhio, insieme all'ennesima ristampa di Diabolik con Panorama, per comprendere come vedere in edicola ancora serie quali I classici del fumetto di Repubblica e Graphic Novel della Coconino. Ormai le grandi cifre passano solo per le edicole, per un piccolo/medio editore un accordo con un quotidiano regionale potrebbe tradursi in una soluzione felice (penso al caso del Corriere del Mezzogiorno con NeroNapoletano della scuola di Comix, un vero successo).