[RECENSIONE] Il fumetto supereroico

Tunué, marco arnaudo, fumetto

Marco Arnaudo
Il fumetto supereroico - Mito, etica e strategie narrative
Tunué 2010,
Brossura, 202 pagine, €13,90

Che cos'è il supereroe? È questa la domanda a cui risponde, con argomentazioni solide e innovative, Marco Arnaudo, docente e direttore del corso di laurea di italianistica presso la Indiana University.

Nei discorsi sulla cultura popolare molta attenzione è stata finora dedicata ai supereroi come genere leggero e d'evasione, ma poca ai significati letterari, simbolici, etici, epici, sociali e a volte perfino religiosi che figure come Superman, Batman, Flash, Wonder Woman, l'Uomo Ragno, Hulk, Thor, Iron Man, Capitan America e i loro colleghi rivestono per i lettori e anche nella società più generale. 

Attraverso un'arguta e accessibile analisi letteraria, l'autore svela i meccanismi della narrativa supereroica (una vera e propria epica contemporanea) e pone in risalto i principali riferimenti, fra le pagine dei fumetti, alla nascita e riscrittura dei miti antichi, alla sottolineatura delle leggi morali a cui tutti nella realtà siamo chiamati a rispondere, alla crisi della modernità e a molti dei grandi temi del mondo di oggi: salute, economia, terrorismo, moralità.
Dal sito dell'editore

Il libro di Arnaudo è una lettura piacevole, ben scritta e di facile approccio - forse troppo -. Nonostante la prospettiva d'analisi sia limitata alla produzione Marvel e DC, il testo offre validi spunti di approfondimento su svariati temi.

Interessante lo studio dell'araldica e delle origini dei vari eroi, le similitudini con l'epica e i miti religiosi, il rapporto tra fumetto di massa e culti, così come con la politica. Il resoconto è esaustivo e, a tratti, illuminante, ma deficita di uno sguardo più approfondito su argomenti tutt'altro che marginali: dal recupero enciclopedico di Morrison (forse meritevole almeno di un paragrafo nella sezione dedicata al fenomeno delle citazioni) alla monumentale ricostruzione storiografica de La nuova frontiera di Darwyn Cooke. Esperienze importanti e non isolate che manifestano una tendenza postmoderna tutt'altro che frammentaria, ma tendente alla validazione del bagaglio narrativo precedente(!) riunendo i tasselli sparpagliati e risolvendo le contraddizioni di continuity.

Manca poi uno sguardo su opere come Una morte in famigliaThe Killing Joke di Moore, fondamentali per la definizione della psicologia del cavaliere oscuro e dei suoi rapporti futuri con il personaggio del Joker. In questo caso però prendo atto che un maggiore approfondimento avrebbe comportato un inevitabile aumento di complessità. Eppure avrei preferito leggere, tra gli esempi, qualche osservazione ulteriore su alcuni cicli cruciali, anche solo per comprendere meglio come certi singoli elementi possano influenzare lo sviluppo evolutivo di un personaggio.

Si parla inoltre molto del Comics Code, ma nemmeno una parola sulla sua cancellazione dalle testate Marvel da parte di Joe Quesada, così come viene messa da parte la figura del Punitore, poiché non rientra negli schemi d'interpretazione presentati nel volume. Eppure il personaggio 'deviante' non è un caso isolato: si pensi anche a Lobo. Figure non marginali, che avrebbero potuto rimandare a una riflessione sul loro rapporto con la rocciosa morale dei "buoni" (argomento a cui viene dedicato ampio spazio).

Ma queste osservazioni sono solo un amichevole rimprovero rivolto a un autore interessante e capace di appassionare nella lettura. Il fumetto supereroico è un testo importante, da cui non si può prescindere per lo studio del fenomeno.