[Recensione] Warmcraft - Amanti nel cyberspazio

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Warmcraft - Amanti nel cyberspazio
Nozomu Tamaki
Shonen
Gahoscha 2007 - Ed. italiana: Ronin Manga 2010
Hentai, volume unico, brossurato, 200pp. b/n, 5,90 Euro

Trama: Benvenuti nel Continente delle Illusioni noto a tutti come Hyperborea, un vero paradiso in cui tutti i vostri desideri più caldi possono divenire realtà. In queste lande, la gente comune può incontrarsi, toccarsi, innamorarsi e perfino fare l'amore. Quando il mondo reale non risponde alle vostre aspettative, indossate l'elmetto sensoriale V-Trek ed entrate nel più evoluto universo fantasy on-line, create il vostro avatar, e fra un'impresa eroica e l'altra cercate l'anima gemella, vivendo ogni singola sensazione come se fosse reale. Attenzione, però: per mantenere la privacy degli utenti, la loro identità va tenuta segreta. I gestori di Hyperborea non si assumono responsabilità nel caso in cui gli iscritti vogliano incontrarsi dal vivo! Fonte: Ronin manga

Va bene che sempre porno è, ma un po' di rispetto per cortesia.

Ronin Manga, nuovo editore affacciatosi nell'affollata scena del fumetto italiano, a livello di catalogo non appare certo un inesperto alle prime armi (d'altronde è pur sempre una divisione della kappa edizioni...) eppure Warmcraft si rivela una delusione su tutti i fronti.

Gli hentai in Italia hanno visto sempre una collocazione poco felice, tra Le Ore e Playmen, senza mai avere una cura editoriale. Traduzioni inventate, impaginazioni imbarazzanti, storie rimontate... 
In parole povere cartaccia per onanisti, con qualche rara eccezione da parte di piccoli editori che, individuata una nicchia di appassionati, prestavano una maggiore attenzione alla presentazione del prodotto.

In entrambi i casi, una delle cose che maggiormente indispone ENTRAMBE le categorie d'utenza (l'onanista e l'appassionato, anche se a volte è difficile distinguerli) sono la banalità e la censura. C'era davvero bisogno di ripescare dalla soffitta quest'operetta mediocre, sia nel soggetto che nei disegni, vecchia di 3 anni, senza nemmeno una conclusione degna di questo nome, aggiungendo un paio di storielle scollegate alla fine giusto per fare spessore?

Se contiamo anche qualche svista grammaticale e cerchi bianchi grandi quanto un pollice a coprire le pudenda dei protagonisti, viene da chiedersi se i tipi di Ronin abbiano sbagliato completamente target di riferimento e se questo Warmcraft non sia altro che una cosetta già pronta, assemblata in fretta e furia, giusto per guadagnare qualche quattrino dalla piccola fetta di pubblico italiano che ha riscoperto gli hentai.

E a poco vale la prefazione di Baldazzini per dare un tono a quest'imbarazzante (e manifesta) presa per i fondelli. Magic Press, che nel settore manga non avrà forse l'esperienza dei Kappa boys, è stata capace di proporre in Italia una perla come Witchcraft di Yamatogawa. Forse sarebbe stato meglio cominciare con qualcosa di atteso come la ristampa integrale di Secret Plot.