Seguo molti blog e forum di autori impegnati a vario titolo nel mondo editoriale, un po' per amicizia, un po' per interesse e un po' per lavoro. Ultimamente trovo che si sia esasperato il senso di "orticello" che permea la piccola e media editoria e le polemiche che ne derivano mi appaiono sempre più sterili e meno costruttive; è lo stesso processo che si è innescato da qualche anno nei forum di fumetto italiani - che, con dispiacere, in molti casi ho abbandonato - e che ora si ripercuote nei blog (forse perché si sono ridotti gli spazi dove "trolleggiare"). La conseguenza più grave è l'utilizzo diffuso della recensione come strumento di servilismo o di manifesta antipatia, una forma di schieramento e non di critica, di ostentazione di amicizie, e non di approfondimento. Non credo sia una politica che, alla lunga, paghi.
Per quanto mi riguarda tendo a evitare le scaramucce on-line, tranne quando necessario (o divertente) e recensisco quello che mi piace; dato che nessuno mi paga per scrivere opinioni su questo blog, non vedo perché dovrei perdere tempo a parlar male di qualcosa che m'ha fatto schifo. Ho le ore libere contate e preferisco consigliare belle letture, quando posso. E se ogni tanto parlo bene di testi pubblicati da editori con cui collaboro - abitudine, tra l'altro, coerente, dato che sarebbe buon principio pubblicare con persone di cui si stima l'operato -, in totale onestà vi dico: vorrei poterlo fare più spesso.
E Buona giornata.