Craig Kyle, Chris Yost e Gabriele Dell'Otto
Panini Comics, 2011
80 pp. a colori, 12 Euro.
Dell'Otto ha cominciato a tirar via. E con stile.
Ricordate Secret Invasion? Una cosa che si poteva lamentare (a voler cercare il pelo) al giovane disegnatore romano era una lieve staticità delle sue tavole. Veniva da pensare "un altro talento rubato all'illustrazione".
In Sex+Violence invece, un po' come il grande Massimo Carnevale, Dell'Otto ha maturato un proprio approccio alla tavola, per aumentarne il dinamismo. Ecco quindi che aumentano sensibilmente le sfumature di photoshop, al contrario degli sfondi, a cui si sostituiscono interessanti giochi di luci e ombre.
Un gioco di sintesi grafica che, per quanto meno barocco, è sempre un piacere per gli occhi e si rivela più efficace per la lettura.
Nella versione cartonata italiana, il centro di questa splash è incassato nella costina. |
Un albo che vale la pena recuperare più per seguire la parabola stilistica del nostro, che per la storia in sé.
Di Sex, infatti, c'è giusto il titolo. Domino mostra un po' le cosce e poco ci manca che a mostrar più pelle nuda sia Wolvie. Per la Violence, non ci si può lamentare... il ghiottone canadese le prende dall'inizio alla fine e macella a puntino i cattivoni di turno.
Ma per il resto, il soggetto è rubato pari pari a una puntata di Lupin III.