[MESTIERI CHE NON FANNO CURRICULUM] La giocatrice di Heroclix
Sono caduto vittima della trappola Heroclix: un mio amico d'infanzia, il classico compagno di banco che aveva sempre la collezione completa di qualunque gioco reclamizzato sulla tv nazionale (traendo poi il suo subdolo piacere dagli sguardi invidiosi dell'intera classe), con l'inganno m'invita a casa sua per mostrarmi le miniature.
Già sospettoso per l'ambiguità della proposta, faccio ben attenzione alla presenza di saponette strategiche sul pavimento, ma non appena schiera il suo esercito alto due pollici, ritorno bambino e una vocetta stridula nel mio cervello grida "livogliolivogliolivoglio".
Tento di resistere, ma la ricchezza di dettagli e il regolamento ben congegnato cominciano a trascinarmi nel vortice di una perdizione fatta di tiri di dado, mappe, caselle, click e cartoncini "impenetrabili". Il portafoglio genovese è l'unico a schiaffeggiare il mio animo nerd, ma a vincere le mie resistenze è il fumettaro. Questi, con il ghigno del pusher, mi regala una dose di 30 personaggi, sotto lo sguardo complice del mio amico.
eBay fa il resto,
è finita.