Mestieri che non fanno curriculum: la verduraia

 

Oggi il blog di Elvezio si mangia i commenti e siccome non m'andava di lasciare che il mio concetto sfumasse in un "error 404" lo recupero qua. La pietra dello scandalo è questa pubblicità della Sisley, in cui una bella donnina si rotola in un supermercato coperta di cetrioli. Il buon Elvis si scopre puritano e io con lui:

Io credo che si stia assistendo alla penetrazione definitiva della nuova chiesa "Commercial", che ha sbaragliato l'istituzione papista (presentata come retrograda/pedofila/ottuagenaria) imponendo un nuovo modello di Maria Maddalena.

Per fare carriera - meglio: per ottenere consenso sociale - il sesso è moneta di scambio, punto. Oggi lo diciamo solo un po' più forte. Fateci caso, su sky pullulano i programmi dedicati al mondo a luci rosse (e come dimenticare "bordello - cathouse" in cui la pratica della prostituzione viene presentata come un'attività piacevole e molto redditizia), mentre gli operatori del settore gridano al collasso "troppi porno amatoriali distribuiti gratis! Mettono a rischio le produzioni di QUALITA'".

E poi ci troviamo le ragazzine nelle discoteche di Roma, Milano e dietro casa tua, disponibili a vendere il corpo per una ricarica telefonica da 20.

E cosa dovrebbe fermarle? In pieno centro città c'è una donna gigante coperta di cetrioli! In televisione o sculetti semi-nuda o sei una luminare decrepita e rincitrullita come la Montalcini!

Come dice Immanuel Casto: "perché imparare a usare il congiuntivo, quando sono così brava ad aprire il culo?" o "perché lavorare in un call center, quando posso fare pompini in costa smeralda" (popular quote, 1 up! Like this element!)


Ma sai che ti dico? Non capisco davvero perché prendersela... cosa ci aspettavamo da gente che elegge rappresentanti così? Non credo più, cinicamente, che gli italiani abbiano ciò che si meritano, ma quello che DESIDERANO.

I maschietti DESIDERANO donne giovani, disponibili e sottomesse senza rotture di coglioni dalla morale cattolica, dalla moglie gelosa (e retrograda) e dal biasimo sociale (ipocrita, perché tutti vorrebbero, ma non possono... ma ora "io può" grazie a Berluschino). Donne che si possono conquistare in Costa Smeralda con due bottiglie di Magnum a 800 euro e un giro in BMW ("ingrana la quinta papi, che ti faccio vedere le starS!")

E le femmine italiane? Vogliono i cetrioli? Andiamo... Nessuna giovane sana di mente ha piacere a farsi scavare dalle molli appendici di un gruppo di imprenditori grassi e stempiati della Brianza.  Alcune (troppe) hanno solo (ri)scoperto una strada breve per ottenere qualcosa che era troppo difficile persino per chi s'era fatta il culo sui libri per una vita. E non è un discorso che vale solo per il gentil sesso eh?!

Fateci caso: ai provini per il grande fratello si strappano i capelli in migliaia.

"ma non siamo tutti così"

No, è vero, ma alle urne siamo una minoranza. Perché chi vota e tollera un Presidente mafioso e pedofilo, chi tollera la demolizione del sistema scolastico (quelli che "tanto a laurearsi in Scienze della Comunicazione si esce tutte veline"), chi tollera una scuola padana popolata di nuovi Balilla, tollera anche una figlia - o un figlio - che si fa sfondare gli orifizi per diventare cassiera-capo alla PAM.

Semplice, lineare.

E io e te, Elvezio, NON faremo strada, e facciamo finta di gridare nei blog, con il nostro "stipendio" da colf magrebina, mentre in Sardegna la crisi consiste in qualche pieno di benzina in meno all'elicottero.

E non possiamo nemmeno illuderci che "la nostra coscienza costi troppo per LORO" perché in realtà non vale un soldo di cacio integrati come siamo nella massa silenziosa che consuma pacifica. Certo, scegliamo prodotti bio, prodotti equo-solidali, leggiamo le porcate che fanno multinazionali come la Nestlé o McDonald dalle webzine di Greenpeace ed evitiamo di acquistare prodotti da tutte le loro aziendine satelliti... "consumatori informati" ci chiamano.

La rivoluzione non passerà di qui.