[RECENSIONE] Y - L'ultimo uomo

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Y - L'ultimo uomo
Brian K. Vaughn, Pia Guerra, José Marzàm Jr.
Palneta DeAgostini, 2010
Mensile, brossura, 96 pagine a colori, 4,95€

Un'improvvisa catastrofe nel giro di pochi istanti stermina tutti i mammiferi di sesso maschile sulla faccia della Terra. Gli unici a salvarsi sono Yorick Brown, escapista dilettante con problemi d'autostima e la sua scimmia. Ormai ultima speranza per la sopravvivenza dell'umanità, Yorick viene obbligato a raggiungere il Dr. Allison Mann, genetista di fama mondiale ed esperta di clonazione. Per raggiungere Boston a Yorick viene affidata come guardia del corpo l'Agente 355 del Culper Ring.

Siamo al terzo volume, quindi siete ancora in tempo per recuperare questa perla. Scritto a regola d'arte e coadiuvato da disegni funzionali ed efficaci, Y - L'ultimo uomo è un vero e proprio esempio di meccanismo narrativo perfetto.

Vaughn nel 2006 si portò a casa un Eisner per la sceneggiatura e, dopo Preacher, quest'opera è senza dubbio una delle più interessanti mai prodotte da casa Vertigo.

Il soggetto di base è semplice quanto intrigante, la distopia viene affrontata su basi sociologiche e psicologiche credibili, la trama principale procede con una certa lentezza, ma le sottotrame episodiche sono appassionanti e, oltre a offrire indizi al lettore, sviluppano ogni volta un nuovo aspetto dei protagonisti.

Peccato perderlo.