Il futuro...
Reanult entro il 2012 introdurrà nel mercato questi quattro gioiellini di design (ma le altre case automobilistiche non resteranno con le mani in mano).
Premetto che anch'io sono una di quelle persone preoccupate per il destino degli orsi polari, che fa la raccolta differenziata, firma le petizioni di greenpeace contro la caccia alle balene ed evita di mangiare specie in via d'estinzione.
Premetto anche che non voglio entrare nel merito della querelle: "l'auto elettrica non riduce l'inquinamento perché per produrre l'elettricità si inquina comunque", "Sì, ma rispetto al benzina...", "no, ma il gpl...","ma il petrolio finirà...","il gas pure...","e le auto a energia solare?", ecc.
Ma mi permetto di osservare che, a parte la ricarica con la presa di corrente (8 ore) e le colonnine di Ricarica Rapida ad alto voltaggio ancora in sviluppo, se andassi con una di queste auto da Pordenone a Trieste in giornata, dovrei fermarmi almeno 2 volte (eh sì... l'autonomia è di "ben" 130 chilometri) qui:
Una rete di distribuzione di batterie al litio.
Dalla regia mi fanno notare che non sono eterne, anzi... e che il loro smaltimento è un problema non indifferente.
Ma la cosa che mi dà più da pensare è l'effettiva realizzazione di una rete capillare in Italia. no dico... IN ITALIA!
Questa è la mia auto: una Fiat Punto classic Natural Power 1.2 a Metano. Pagata - con rottamazione - : 8.950€ (fendinebbia, fasce paracolpi, autoradio e pacchetto comfort inclusi) a tasso zero in 36 rate.
240 km. con un pieno da 8€ (quasi la metà rispetto al gpl).
Economica, consumi bassissimi ed estrema praticità, perché ha il doppio serbatoio... fondamentale dato che in Italia la rete di metano è PESSIMA, nonostante il boom di vendite della linea Natural Power (la punto classic sarebbe dovuta andare in pensione già da qualche anno).
E per fare un distributore di metano è sufficiente l'allacciamento alla tubazione del gas, la stessa che ci porta in casa il riscaldamento per intenderci.
Sì certo... il metano finirà e nel 2012 moriremo tutti.
Ma se tanto mi dà tanto, il poveretto (italiano) che comprerà una Renault Fluence Z.E. dovrà prevedere una sosta di un quarto di giornata ogni 3 ore di marcia (in città), e ogni 2 anni dovrà cambiare la - costossissima - batteria a sue spese, perché "caro signore, siamo spiacenti, ma la garanzia della sua batteria non è estendibile oltre il periodo previsto e l'attuale legislazione non permette la costruzione delle innovative Quickdrop Station. Lieti che abbia scelto un'auto della nostra gamma, la invitiamo a visionare la nuova linea Solar Energy. Per lei un esclusivo 35% di sconto sul prezzo di listino se rottama la sua Renault Z.E."